Il rating di legalità: strumento di competitività e compliance per le imprese italiane con fatturato superiore a 2 mln di euro

Il rating di legalità è un indice attribuito dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) alle imprese virtuose, finalizzato a premiare comportamenti etici e rispettosi della legalità. Esso rappresenta un valore reputazionale crescente nel mercato, utile per migliorare la credibilità, l’accesso al credito, e le relazioni con la Pubblica Amministrazione.
Introdotto nel 2012 (art. 5-ter del D.L. n. 1/2012), il rating è stato successivamente disciplinato con regolamenti e protocolli (AGCM, ANAC, MISE-MEF) che ne hanno esteso ambiti e requisiti. La versione attuale prevede una valutazione da una a tre stellette, in base alla presenza di requisiti minimi e aggiuntivi (compliance 231, white list, protocolli di legalità, codici etici ecc.).
Possono richiedere il rating le imprese:

    • con sede operativa in Italia;
    • iscritte al Registro Imprese da almeno due anni;
    • con fatturato > 2 milioni di euro;
    • prive di interdittive antimafia o condanne rilevanti.

    Il rating è biennale e rinnovabile, e la domanda avviene tramite la piattaforma WebRating, richiedendo PEC e firma digitale.

    Tra i vantaggi riconosciuti alle imprese vi è sicuramente una maggiore accessibilità al credito. Il rating infatti riduce tempi e costi delle istruttorie, consente condizioni economiche più favorevoli, obbliga le banche a motivare il mancato riconoscimento del vantaggio.

    Nel 2023, oltre 13.500 imprese hanno ottenuto benefici creditizi grazie al rating (Banca d’Italia).

    Un altro indubbio vantaggio è riscontrabile nei rapporti tra impresa e Pubblica Amministrazione. Infatti le imprese con rating possono ottenere:

    • punteggi premianti nei bandi pubblici;
    • accesso facilitato ai fondi e agli appalti;
    • priorità nelle graduatorie e riserva di quote.

    La sinergia tra il rating e il modello organizzativo ex D.Lgs. 231/2001 è a questo punto evidente:

      • l’adozione del Modello 231 incrementa il punteggio del rating;
      • entrambi perseguono la trasparenza e la gestione del rischio;
      • facilitano la costruzione di assetti organizzativi adeguati (art. 2086 c.c.).
      • Il modello 231, correttamente implementato, contribuisce alla compliance integrata, potenziando la governance aziendale.

      Pertanto il rating di legalità si configura come un potente strumento di selezione e competitività nel mercato. Promuove una cultura d’impresa fondata su legalità, trasparenza e sostenibilità. I Commercialisti possono cogliere tale opportunità per rafforzare il proprio ruolo di consulenti evoluti, contribuendo a costruire un tessuto imprenditoriale più resiliente e conforme alle normative.

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